Progetto Isola dei Giochi

Le attività che saranno svolte nel servizio “L’isola dei giochi” saranno divise in fasce d’età che vanno dai tre mesi ai tre anni e saranno : Attività di “racconta storie”: per i bambini e le bambine di fascia d’età compresa dai tre mesi ai dodici mesi, dove la figura adulta di riferimento racconterà una favola, una filastrocca come allenamento linguistico per il proprio bambino o bambina. Attività del “che cosa è?”: per bambini e bambine d’età compresa tra i dodici e i ventiquattro mesi. Quest’attività ludica è utile per lo sviluppo logico- linguistico (la capacità di associare un oggetto al suo nome) tutti i giochi in cui gli oggetti vanno nominati e classificati per categorie (forme, colori, funzioni…). Attività “racconta insieme”: l’apprendimento non riguarda soltanto l’aspetto cognitivo ma anche quello emotivo: intorno ai tre anni sarebbe utile incoraggiare il bambino a descrivere verbalmente le proprie emozioni, per comprenderle meglio e, quindi, imparare a gestirle a livello comportamentale. La lettura di una fiaba è l’occasione adatta di tanto in tanto interrompere la narrazione e interrogare sui pensieri dei personaggi, invitando a esprimere la sua opinione, a dire come si sarebbe sentito e comportato lui nella stessa situazione. Durante la lettura, enfatizzare con le espressioni, i gesti e il tono di voce l’andamento del racconto. Attività di gioco funzionale. Il “gioco funzionale” o “d’esercizio” consistente nel manipolare il mondo circostante. Nel bambino, inoltre, assolve anche alla funzione di controllo della realtà. Gestendo i propri movimenti muscolari egli si sente padrone del suo corpo ma anche, in qualche modo, del mondo. Tra i vari giochi: ricomporre puzzle, costruire oggetti usando vari tipi d’incastri, usare liberamente i chiodini o infilarli nella tavoletta seguendo uno schema, giocare in giardino con paletta, secchiello e forme. Attività di gioco parallelo. I giochi in parallelo si rilevano fra i due, tre anni di vita, poiché il bambino comincia a sentire il desiderio di integrarsi e comunicare con gli altri, di capire le cose che lo circondano e per fare ciò serve dell’uso di simboli. Il bambino meno assorbito in se stesso, desidera coinvolgere altri in giochi che diventano complessi, assegnando e scambiando ruoli, usando immagini, oggetti inventati.

 

Progetto Natura Amica

Le attività di agrinido saranno svolte sempre nell’ambito della ludoteca, ma negli spazi esterni alla struttura e nei mesi più caldi dell’anno. Dunque, questa tipologia di attività non va a sostituire la Ludoteca, semplicemente la integra attraverso la realizzazione delle attività all’aperto invece che al coperto all’interno della struttura stessa. Nell’agrinido che si vuole proporre i giocattoli si costruiscono come una volta, con quello che si recupera dagli scarti. Si mangiano solo i prodotti locali, meglio se sono i bambini ad averli coltivati. Ma soprattutto si vive vicino agli animali imparando a conoscerli e a rispettarli; i bambini si avvicinano progressivamente all’ambiente agricolo, interagendo quotidianamente con la natura. Fanno esperienza della coltivazione delle piante, facendo teatro nella natura e giocando contemporaneamente nella ludoteca, un posto magico dove sono realizzati giochi di fantasia con il solo uso di prodotti naturali. La proposta educativa, tra relazione, gioco e apprendimento, sarà collegata alla motivazione dei bambini accogliendo ed ascoltando le loro emozioni ed il piacere di indagare cose note o ignote della realtà agro-naturale. Le educatrici adotteranno modalità di relazione non invasive, basate sull’ascolto e la capacità di sostenere i processi conoscitivi (esplorativi, sensoriali, linguistici, …) che individualmente o in gruppo i bambini metteranno in atto sia in ambienti interni dedicati all’agrinido (in caso di condizioni climatiche sfavorevoli), attrezzati con materiali ed arredi adatti a favorire articolate e diverse opportunità di gioco e conoscenza, sia all’esterno, durante le esplorazioni, i percorsi guidati e le altre attività già descritte in precedenza. Tutti gli adulti coinvolti nell’esperienza, ciascuno per le proprie competenze, sono chiamati alla consapevolezza di interpretare una fondamentale “regia educativa”, proponendo opportunità interessanti e motivanti a partire dal ricco ambiente che li circonda. Finalità è l’espandersi dei bisogni di azione, autonomia, gioco, movimento, scoperta ed apprendimento dei bambini all’interno nell’agrinido. Organizzazione dell’attività Nell’Agrinido si aprono ai bambini molte strade per crescere e apprendere nella natura: 1. Aria aperta e salute, movimento e gioco libero all’aperto: il nido può caratterizzarsi come nido all’aria aperta, sfruttando le suggestioni di una pedagogia “coraggiosa”, che chiede di uscire più spesso, in tutte le stagioni e indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, dai confini protetti della sezione. Il gioco e l’attività all’aperto vanno inseriti all’interno dei tempi e ritmi dell’Agrinido come abitudini quotidiane e come elemento essenziale del progetto educativo. Gli scenari naturali e campestri che circondano la struttura possono più facilmente offrire la possibilità educativa dell’attività motoria libera fin dai primi anni di vita. Il gioco all’aperto è salubre ed attraente per i bambini in quanto collegato agli imprevisti, alle prime “avventure” e sfide che un contesto naturalmente accidentato e movimentato offre, a differenza dei luoghi sicuri e protetti dei parchi-gioco per l’infanzia, sicuramente, a volte, ben tenuti e assolutamente sicuri, ma sterili e noiosi e che invitano a giochi motori ripetitivi. Il gioco libero all’aperto, in un contesto ragionevolmente imprevisto e rischioso e sempre in compagnia di adulti che rassicurino e sostengano l’impegno dei bambini, permetterà loro di vivere con sufficiente libertà percorsi di autonomia all’interno di situazioni significative e interessanti, aiutandoli a maturare una maggiore fiducia in se stessi e maggiori capacità sociali, imparando a riconoscere e controllare i piccoli e grandi pericoli che la natura comporta. 2. Dal laboratorio della natura ai laboratori dei bambini: l’ambiente rurale e i suoi molteplici contesti (produzione vegetale, allevamento, trasformazione), in interrelazione con l’ambiente naturale e i suoi eventi ciclici, stagionale e atmosferici, rappresentano il laboratorio didattico diffuso che “dialoga” con l’Agrinido e un ulteriore “punto di forza” del progetto pedagogico. Un “fuori” del nido, difficile da trovare in altre realtà educative tradizionali urbane, che i bambini potranno avvicinare, scoprire e conoscere attraverso visite, percorsi-gioco, passeggiate. Gli incontri dei bambini con l’ambiente naturale-rurale, affiancati da educatori capaci di sostenere le competenze dei piccoli ospiti nell’affrontare le novità e le complessità delle esperienze, renderanno possibili perlustrazioni sensoriali (tatto, udito, gusto, …), osservazioni quotidiane della vita vegetale e animale e la nascita di interrogativi sulla armonia e casualità della natura. Le curiosità, le domande e i vissuti dei bambini, insieme ai tanti e diversi materiali ed elementi naturali raccolti nelle uscite – esplorative, torneranno poi dentro al nido e diventeranno la base operativa ed emozionale per la costruzione dei laboratori delle esperienze dei bambini, dove verrà dato spazio e strutturazione alle loro sperimentazioni cognitive, sensoriali, corporee, emotive e sociali. Il progetto pedagogico può dunque innestarsi come elemento di intenzionalità e favorire la organizzazione di molte esperienze e attività educative di sostegno ed aiuto, all’interno delle principali aree dello sviluppo infantile. Tra le possibilità di lavoro con i bambini possono essere: Attività esplorativa: come motivo della quotidianità e della relazione con gli ambienti, esplorazione di luoghi, materiali, prospettive, sensazioni, colori. Attività osservativa: come azione vissuta che incanti, generi emozioni e curiosità, l’avvicinamento all’inedito. Attività motoria: lo spazio aperto chiama il movimento, gli oggetti naturali chiamano le manipolazioni e forme di gioco libere e in mutamento costante. Attività musicale: i suoni della campagna, degli elementi naturali, l’ascolto, riproduzione, reinvenzione musicale, costruzione di strumenti musicali con i manufatti rurali. Attività artistica: gli elementi della natura stimolano la fantasia e il senso del bello, favorendo l’arte spontanea dei bambini e le attività grafico-pittoriche e plastiche in composizioni e prodotti autentici ed originali.